Il gonfiore è una lamentela comune che appare spesso su piattaforme di social media come Instagram e TikTok. Il disagio varia da un rigonfiamento temporaneo post-pasto a un addome disteso più persistente e doloroso. Anche se molti lo sperimentano, uno studio recente conferma un sospetto di lunga data: le donne hanno molte più probabilità di soffrire di gonfiore rispetto agli uomini.
Principali risultati dello studio
Pubblicato in Clinical Gastroenterology and Hepatology, lo studio ha analizzato i dati di oltre 88.000 partecipanti. I risultati hanno rivelato che circa il 13,9% ha riferito di sentirsi gonfio nella settimana precedente. Fondamentalmente, le donne avevano più del doppio delle probabilità rispetto agli uomini di segnalare questo sintomo.
Questa non è un’osservazione isolata. Ricerche precedenti avevano anche notato una maggiore prevalenza di gonfiore nelle donne, ma questo nuovo studio fornisce una conferma su larga scala e basata sui dati. Anche se i ricercatori riconoscono di non avere ancora una spiegazione definitiva, sottolineano una serie di fattori che potrebbero contribuire, tra cui:
- Differenze ormonali: Le fluttuazioni degli ormoni durante il ciclo mestruale di una donna possono avere un impatto sulla digestione.
- Variazioni metaboliche: Le differenze nel metabolismo tra uomini e donne possono avere un ruolo.
- Fattori psicosociali: Lo stress e l’ansia possono influenzare la digestione in modo diverso negli uomini e nelle donne.
- Stile di vita e abitudini alimentari: Le variazioni nelle scelte di dieta e stile di vita potrebbero essere un fattore che contribuisce.
Oltre il genere: altri fattori associati al gonfiore
Lo studio ha anche identificato altri gruppi che sono più inclini al gonfiore:
- Individui con patologie croniche: Quelli con sindrome dell’intestino irritabile, colite ulcerosa e stitichezza cronica hanno maggiori probabilità di soffrire di gonfiore.
- Partecipanti latini: questo gruppo ha riportato una probabilità statisticamente più elevata di sentirsi gonfio.
- Persone sotto i 60 anni: Anche gli individui più giovani erano più inclini a questo sintomo.
Una lacuna nella comunicazione: cercare aiuto per il gonfiore
È interessante notare che lo studio ha evidenziato una tendenza preoccupante: solo il 58,5% di coloro che soffrivano di gonfiore avevano mai consultato un medico o un nutrizionista. Molti partecipanti tentavano di autogestire i propri sintomi, spesso sentendosi a disagio nel discutere le proprie preoccupazioni con gli operatori sanitari.
I ricercatori raccomandano vivamente ai medici di informarsi in modo proattivo sul gonfiore durante le visite dei pazienti, piuttosto che aspettare che i pazienti ne parlino. Ciò mira a ridurre il potenziale imbarazzo e incoraggiare le persone a cercare aiuto.
Limitazioni e direzioni future
È importante riconoscere che questo studio non spiega perché le donne sperimentano gonfiore più spesso né fornisce soluzioni specifiche. Tuttavia, si tratta di un significativo passo avanti nel riconoscere la prevalenza del problema e le sue associazioni con altre condizioni. Come osserva l’autore senior dello studio, la dottoressa Brennan Spiegel, i dati sottolineano quanto comunemente si verifica il gonfiore e a quali condizioni è spesso collegato, in particolare negli Stati Uniti.
Passaggi pratici per gestire il gonfiore
Mentre la ricerca continua a svelare le complessità del gonfiore, ci sono dei passaggi che puoi adottare per alleviare il disagio:
- Limita le verdure crocifere: Alimenti come broccoli, cavolfiori e cavoli possono essere difficili da digerire e possono causare gas e gonfiore.
- Considera i probiotici: gli squilibri dei batteri intestinali possono contribuire al gonfiore. I probiotici, come quelli contenenti Bifidobacterium lactis HN01, possono aiutare a ripristinare l’equilibrio e supportare la digestione.
- Gestire lo stress: Lo stress influisce in modo significativo sulla digestione. Crea un ambiente rilassante durante i pasti e trova il tempo per mangiare in modo consapevole.
In definitiva, questo studio serve come un appello a normalizzare il dibattito sul gonfiore, incoraggiando più persone a cercare sollievo e migliorando la nostra comprensione di questa condizione comune e spesso debilitante.